CARATTERISTICHE DELLA PLACCA CAROTIDEA IN CORSO DI ECOCOLORDOPPLER TSA

Scritto da Orsolini on . Postato in BLOG

CARATTERISTICHE DELLA PLACCA CAROTIDEA IN CORSO DI ECOCOLORDOPPLER TSA.

L’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici risulta ad oggi la metodica gold standard come primo studio e successivo follow-up delle placche carotidee. In modo non invasivo si rilevano informazioni sull’asse arterioso carotideo e vertebrale in modo da attuare strategie di stile di vita , farmacologiche o chirurgiche al fine di prevenire importanti patologie come l’ictus. Risulta quindi evidente quanto lo studio della morfologia della placca carotidea risulti essenziale nel definire il grado di rischio di una lesione. Una placca , anche se non determina un’ostruzione di grado elevato può risultare ecograficamente instabile causando per esempio emorragie intra luminali. Le placche che necessitano di trattamento sono quelle che determinano stenosi nell’ordine del 75% del lume vascolare o che risultano particolarmente ipoecogene. Nella classificazione delle placche si potrà fare riferimento alla scala di Gray-Wale : Tipo 1 : Placca ipoecogena omogenea. Tipo 2: Placca a maggior componente ipoecogena. Tipo 3: Placca a maggior componente iperecogena. Tipo 4: Placca iperecogena omogenea. Tipo 5: Placca Firbocalcifica , iperecogena con cono d’ombra. Ricordiamo che le placche possono cambiare nel tempo le loro caratteristiche ecografiche e conseguentemente la loro pericolosità. La linea generale è che placche ipoecogene siano a maggior rischio delle iperecogene. Il problema in realtà risulta più complesso poiché fenomeni di fissurazione e rottura risultano in stretta correlazione con i componenti della placca stessa ( tipo di cellule , enzimi e mediatori chimici prodotti). Ad oggi esistono dei metodi computerizzati , quindi teoricamente in grado di annullare la variabilità operatore dipendente , per valutare alcuni parametri carotidei e renderli riproducibili e quindi confrontabili nel tempo. Né è un esempio la misurazione dello spessore della media e dell’intima , le due tonache più interne della parete della carotide. Un loro ispessimento sembra favorire lo sviluppo della placca. Si è vista inoltre una correlazione fra aumento dello spessore ( IMT) e stenosi della coronarie , le arterie deputate all’irrorazione del cuore. Pertanto lo studio riproducibile dell’IMT risulta essere un reperto predittivo su cui poter effettuare realmente prevenzione. La misurazione viene fatta automaticamente dall’apparecchiatura dotata di softwere dedicato e misura lo spessore della media e dell’intima a livello della carotide comune a una distanza fissa dal bulbo , in diastole e per un tratto di almeno 1,5 cm eseguendo varie misurazioni e dandone poi una media. Attualmente è possibile avvalersi di altra metodica che sempre in modo automatico misura la rigidità della parete carotidea (QAS). Questa metodica risulta altamente predittiva per patologie cardiovascolari.

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