TUMORE DELLA TIROIDE

chirurgia generale orsolini merate

tiroide

DEFINIZIONE: I tumori della tiroide si dividono in benigni e maligni. Nel primo caso ci troviamo davanti a noduli plurimi o solitari che possono causare solo problemi di ipertiroidismo o compressivi. Nel secondo caso , i tumori maligni , possono diffondersi per contiguità alla trachea  , all’esofago , ai muscoli del collo o al nervo ricorrente o dare metastasi sia per via ematica che linfatica. Il tumore maligno più diffuso è il Carcinoma papillifero seguito dal carcinoma follicolare mentre le altre varietà ricoprono solo il 10% delle neoplasie maligne.

EZIOLOGIA: Nei noduli il tasso di malignità è più elevato nei giovani e nell’infanzia rispetto all’adulto. Il carcinoma tiroideo più frequente nell’anziano e nel maschio. Si riscontra una certa ereditarietà soprattutto nel carcinoma midollare.

SINTOMATOLOGIA: I noduli tiroidei possono essere asintomatici ma anche dare stati di ipertiroidismo  caratterizzati da dimagrimento e tachicardia in questo caso solo eccezionalmente maligni.. In alcuni rari casi possono comprimere la trachea e l’esofago. Il progressivo accrescimento di un nodulo nel tempo è indice di probabile malignità. Il dolore ad insorgenza improvvisa è in genere dovuto ad emorragia in lesione cistica, ma se associato a progressivo aumento di volume del nodulo è sospetto per ca. anaplastico o linfoma della tiroide. Tosse secca e disfonia in assenza di struma voluminoso, propendono per  sospetto di neoplasia invasiva con paresi delle corde vocali.

DIAGNOSI : A volte il riscontro di noduli tiroidei è casuale in corso di altri esami come ecocolordoppler TSA , Rx o Tac torace. Normalmente la diagnosi è  inizialmente clinica (Visita Specialistica)  , confermata da ecografia che valuterà alcune caratteristiche del nodulo come dimensioni , iper/ipo/anecogenicità , vascolarizzazione , microcalcificazioni , regolarità dei margini , aumento di dimensioni e mediante la metodica elaxto , a disposizione negli ecografi di ultimissima generazione , la consistenza , elemento importantissimo per la prima differenziazione fra noduli benigni e maligni. Se il nodulo presenterà caratteristiche ecografiche di tranquillità con dimensioni inferiori al centimetro verrà controllato dopo 1 anno , diversamente si procederà con le indagini di secondo livello come agoaspirato e scintigrafia. Sarà sempre opportuno valutare FT3 , FT4 , TSH , Calcitonina, e anticorpi. In caso di positività dell’ago aspirato si effettuerà Rx torace , tac collo torace con mezzo di contrasto.

TRATTAMENTO: I tumori maligni della tiroide vengono trattati sempre chirurgicamente. I noduli tiroidei iperfunzionanti necessitano di una terapia farmacologica.

COMPLICAZIONI: Le complicanze della patologia sono le già menzionate compressioni tracheo esofagee (rare) e  le metastasi ( principalmente al polmone e ai linfonodi del collo).

INTERVENTO CHIRURGICO DI TIROIDECTOMIA

Indicazioni all’intervento

L’indicazione all’intervento c’è sempre in presenza di un tumore maligno diagnosticato con agoaspirato o in caso di compressione o deviazione tracheale sintomatica , mentre è da valutare in caso di crescita nodulare volumetrica rapida o in presenza di disturbi soggettivi disfagici e compressivi o con caratteristiche cliniche e /o ecografiche sospette e in presenza di citologia ripetutamente inadeguata. Per un nodulo associato a ipertiroidismo e cardiotossicosi ( adenoma di Plummer) la terapia di prima scelta è chirurgica o in alternativa radio metabolica , anche il Morbo di Basedow resistente ai farmaci va trattato chirurgicamente.

Risultati

L’obbiettivo dell’intervento è  l’eliminazione del tumore il più precocemente possibile. Fortunatamente il carcinoma della tiroide metastatizza meno rapidamente di altri tumori. In altri casi la chirurgia ha la funzione di correggere uno squilibrio ormonale sintomatico.

L’intervento

Si esegue normalmente in anestesia generale e comprende tiroidectomia totale ( asportazione di tutta la tiroide)  , lobo istmectomia ( asportazione di un lobo e dell’istmo) , tiroidectomia subtotale ( asportazione della tiroide lasciandone un residuo). La lobo-istmectomia è indicata per per patologia nodulare monolaterale. La Tiroidectomia totale per il gozzo multinodulare e per i carcinomi in cui , in selezionati casi  , è utile una linfoadenectomia.Da alcuni anni è presente una tecnica videoassistita , MIVAT che con alcune limitazioni di indicazione non offre nessun vantaggio rispetto alla tecnica consueta. La cicatrice normalmente nel giro di qualche tempo resta quasi invisibile.

Conclusioni relative all’intervento

  • Durata intervento:                      60 – 90 min
  • Tipo di anestesia:                       Generale
  • Medicazioni:                               2
  • Tempo di degenza:                    2 gg
  • Ripresa delle normali attività:  7 gg

tumore tiroide

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