VARICI DEGLI ARTI INFERIORI

chirurgia vascolare orsolini merate

varici

DEFINIZIONE: Per varici degli arti inferiori si intende un’ alterazione anatomica delle vene superficiali degli arti inferiori che diventano tortuose , allungate , dilatate e sede di reflusso.

EZIOLOGIA: La causa principale è di tipo ereditario. Colpiscono prevalentemente il sesso femminile , a causa di fattori ormonali e di gravidanze, con un rapporto di 3:1 e con picco fra i 50/60 anni. Altri fattori di rischio sono il sovrappeso, diete ipoproteiche e ortostatismo protratto.

SINTOMATOLOGIA: Le varici degli arti inferiori possono essere completamente asintomatiche o in alcuni casi portare un senso di pesantezza con dolori e crampi. Comunque è consigliata una visita specialistica in presenza di una o più delle seguenti condizioni: gambe pesanti , prurito , gambe o caviglie gonfie , crampi notturni , tensione o dolore , presenza di macchie cutanee , pelle sottile o lucida , ulcere , presenza di vene dilatate , capillari o membri all’interno della famiglia che soffrono di malattie venose.

DIAGNOSI : La diagnosi è clinica (Visita Specialistica) e strumentale mediante ecocolordoppler venoso superficiale e profondo degli arti inferiori.( ecografia dinamica a colori del circolo venoso degli arti inferiori).

TRATTAMENTO: Per il trattamento delle vene varicose , tralasciando le metodiche ormai ritenute universalmente fallimentari , o quelle troppo azzardate che non hanno una ragion d’essere scientifica ma solo propagandistica , possiamo ad oggi avvalerci di: Terapia Naturale/Omeopatica – Terapia Medica Farmacologica – Contenzione Elastica – Terapia Sclerosante – Terapia Chirurgica. Attualmente , quando ci sia l’indicazione ,  la crossectomia associata a retrazione telescopica endovasale della vena incontinente è il metodo più sicuro e che offre i migliori risultati estetici .È eseguibile in anestesia locale con dimissione rapida.

COMPLICAZIONI: Problema estetico a parte le varici degli arti inferiori espongono il paziente a  rischio di complicanze gravi , la cui incidenza è tutt’altro che trascurabile: Varicotromboflebite > trombosi , formazione di “coagulo” di sangue con infiammazione della parete di una vena superficiale , si manifesta con rossore e dolore all’arto inferiore – Trombosi venosa profonda (trombosi di una vena profonda , si manifesta con dolore e gonfiore della gamba ed espone il paziente al rischio di embolia polmonare) – Ulcere (perdita di sostanza di cute e sottocute che non tende a guarigione spontanea) – Lipodermosclerosi ( area di cute iperpigmentata e indurita) –  Dermatiti (infiammazione persistente della cute degli arti inferiori, che si manifesta con edema ,croste e squame ed è frequentemente pruriginosa – Emorragie (sono possibili quando una varice a causa dei fattori precedentemente menzionati , non è più efficacemente “protetta” dallo strato cute/sottocute –  edemi ( gonfiori specifici dell’arto inferiore).

INTERVENTO CHIRURGICO PER VARICI DEGLI ARTI INFERIORI

Nella circolazione venosa degli arti inferiori quando la direzione del flusso ematico si inverte e si instaura un reflusso dal circolo profondo a quello superficiale  la conseguenza sono le vene varicose con le complicazioni connesse.

Indicazioni all’intervento

L’intervento è sempre indicato quando sia presente una condizione di reflusso dal circolo venoso profondo a quello superficiale sia tramite vene perforanti incontinenti che direttamente dalle giunzioni safeno/femorali e safeno poplitee. La diagnosi è clinica , confermata dall’ecocolordoppler un’ecografia dinamica a colori che permette di avere una fotografia precisa del sistema venoso degli arti inferiori.

Risultati

L’obbiettivo principale dell’intervento è la prevenzione delle complicanze in primo luogo la tromboflebite. La tecnica da noi adottata in anestesia locale permette comunque di avere i migliori risultati estetici ( assenza di punti di sutura) , di camminare immediatamente dopo l’operazione e riprendere precocemente le normali attività compresa quella lavorativa. Ovviamente la patologia venosa , nella grande maggioranza dei casi ,  fa parte di una condizione generale ereditaria pertanto anche dopo l’intervento al fine di mantenere l’arto nelle migliori condizioni possibili sia dal punto di vista dei rischi verso le complicanze  , da quello sintomatologico e da quello estetico , sarà opportuno sottoporsi a una visita con ecocolordoppler venoso agli arti inferiori almeno 2 volte l’anno prima e dopo l’Estate.

L’intervento

Si esegue in anestesia locale e può durare a seconda dell’indicazione da 20 a 40 minuti. Le poche e piccole incisioni chirurgiche , compatibilmente con la patologia specifica , vengono praticate in particolari punti e sintetizzate con sutura intradermica per cui la cicatrice finale risulterà poco visibile . Alla fine dell’intervento verrà applicata una calza elastica da mantenere per pochi giorni. È  possibile integrare l’intervento con il trattamento PRP al fine di migliorare il risultato estetico finale delle ferite chirurgiche.

Conclusioni relative all’intervento

  • Durata intervento:                     20-40 min
  • Tipo di anestesia:                      Locale
  • Medicazioni:                             2
  • Tempo di degenza:                   4 ore
  • Ripresa delle normali attività:  5/8 gg.

gambe sane

TIPMEDIX.com

  • www.tipmedix.com
  • FILMATI
  • CASI CLINICI
  • PATOLOGIE