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SONDAGGIO 15: L’IMPORTANZA DELL’ECOCOLORDOPPLER VENOSO DEGLI ARTI INFERIORI

Scritto da Orsolini on . Postato in SONDAGGI

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QUANDO FARE UNA VISITA CON ECOCOLORDOPPLER

Premesso che è consigliabile una visita vascolare con ecocolordoppler  anche in assenza di sintomi fra i 20/25 anni , i segni più importanti da riconoscere per cui e’ necessario chiedere una consulenza specialistica sono:

 Gambe pesanti 

 Gambe o caviglie gonfie  

 Prurito 

 Crampi notturni  

 Tensione o dolore 

 Presenza di vene dilatate o capillari 

 Presenza di macchie cutanee 

 Pelle sottile o lucida 

 Ulcerazioni  

 Presenza all’interno della famiglia di soggetti con patologie venose

Per dare a un sintomo la giusta importanza è essenziale affidarsi a uno specialista. Il primo passo , dunque , in presenza di un anamnesi famigliare positiva ( anche in assenza di sintomi ma con componenti della famiglia affetti da patologie venose) o una volta riconosciuti i segni precedentemente descritti e’ una visita specialistica.Sarà cura dello specialista indicare , eventualmente , gli esami più idonei al completamento della diagnosi.

ESAMI STRUMENTALI 

ecografo , ecocolordoppler

Ecografi per lo studio del sistema venoso degli arti inferiori

L’esame a oggi più valido per completare una diagnosi di patologia venosa e’ l’ecocolordoppler. A seconda della patologia potranno inoltre essere richiesti altri esami. La finalità sarà quella di valutare il circolo venoso , distinguere le varici primarie da quelle secondarie , valutare la pervietà del circolo venoso profondo , determinare il corretto funzionamento delle valvole e la presenza di eventuali reflussi patologici.Tutto questo ci porterà a formulare una corretta diagnosi e di conseguenza si potrà instaurare una corretta terapia sia questa medica ,  chirurgica , sclerosante o con mezzi fisici.Sfruttando gli ultrasuoni e l’effetto doppler , l’ecocolordoppler permette in modo non invasivo di avere una fotografia dinamica perfetta delle vene delle gambe.Le apparecchiature si sono evolute moltissimo negli ultimi anni e ad oggi esistono apparecchiature che utilizzano algoritmi sofisticatissimi abbinati a sonde di ultima generazione che generano immagini altamente diagnostiche.

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Immagine ecografica in cui si evidenzia una piccola safena ectasica

safena 2

Immagine ecografica a colori in cui si evidenzia un reflusso safeno/popliteo

safena 3

Immagine ecocolordoppler in cui si campiona un reflusso safeno/popliteo alla manovre di compressione decompressione

 

 

ECOCOLORDOPPLER TRONCHI SOVRAORTICI (TSA) – Nozioni sintetiche per il paziente

Scritto da Orsolini on . Postato in BLOG

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COS’È

L’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici o TSA è un esame ecografico dinamico del circolo arterioso carotideo/vertebrale eseguito al fine di valutare la presenza di patologie vascolari a carico del distretto in esame. È ad oggi il gold standard (esame di riferimento) per la diagnosi delle patologie carotidee e vertebrali a causa della NON invasività  , della accuratezza diagnostica e per l’assenza di controindicazioni. In passato l’esame produceva informazioni unicamente sulle caratteristiche morfologiche dei vasi esplorati ( decorsi dei vasi arteriosi , presenza di aneurismi o tortuosità), sulla presenza di placche ( ispessimenti della parete) sulle loro caratteristiche e sulla valutazione del grado di stenosi ( restringimento causato dalle placche) oltre che sulla presenza di tumori glomici o sindromi da furto della succlavia. Ad oggi mediante l’evoluzione delle tecnologie possiamo avvalerci di macchinari che riescono a misurare in modo automatico lo spessore delle media e dell’intima , RFQIMT  ( gli strati più interni dell’arteria) e a dare così elementi per una diagnosi precoce dello stato delle carotidi con una stima del rischio cardiovascolare calcolato anche in rapporto all’età , alla razza e al sesso. È importante che questa rilevazione sia effettuata sempre sulla stessa arteria ( carotide comune) in modo automatico ( una media di varie misurazioni in un tratto di almeno 1,5 cm), in diastole e sempre alla medesima distanza dal bulbo carotideo. Così facendo la metodica sarà valida e riproducibile. Altro parametro importante valutabile ai giorni nostri solo con apparecchiature di ultima generazione è il RFQAS ossia il grado di elasticità dell’arteria.La prima tecnologia RFQIMT consente quindi di studiare l’ispessimento Intima-Media ( pareti più interne dell’arteria) con elevata precisione. Sfruttando il segnale RF (Radio Frequency Data Processing) in real-time, assicura un’elevata accuratezza di pochi μm, risultando così la metodica d’elezione per la rilevazione precoce di aterosclerosi. Con la tecnologia RFQIMT è facile determinare precocemente l’insorgere di patologie ateromasiche come: l’iperplasia dell’intima, la fibrosi della media, la formazione precoce di piccole placche, ecc. Le misurazioni e il protocollo RFQIMT seguono il Mannheim Consensus.

RF-QIMT

IMT La seconda tecnologia RFQAS, sfruttando sempre il segnale RF (Radio Frequency Data Processing), determina precocemente il grado di rigidità delle pareti dei vasi e  risulta essere la metodica più innovativa e accurata nella valutazione dello stato di salute dei vasi sanguigni. La RFQAS attraverso un algoritmo dedicato, associa i parametri di distensione delle pareti dei vasi alla pressione sanguigna locale, determinando così la rigidità vascolare.

RF-QAS

QAS

ANATOMIA DEL CIRCOLO ARTERIOSO CEREBRALE

carotide L’afflusso ematico al cervello è garantito da quattro arterie principali : Le due carotidi comuni e le due vertebrali. La carotide comune di destra origina dalla biforcazione del tronco anonimo che a sua volta proviene direttamente dall’arco aortico da cui origina invece direttamente la carotide comune sinistra.A livello della cartilagine tiroidea la carotide comune si dilata formando il bulbo carotideo per poi biforcarsi nella carotide interna deputata all’irrorazione della parte anteriore del cervello e la carotide esterna che vascolarizza il settore extracranico. Le arterie vertebrali originano dalle a. succlavie e dopo essersi riunite a formare l’arteria basilare irrorano la parte posteriore del cervello.Ovviamente vi possono essere svariate anomalie anatomiche sia di decorso che di origine dei vasi descritti.    

TECNICA D’ESAME

L’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici NON è un esame invasivo. Si esegue ambulatorialmente e dura circa 10/15 minuti. Preliminarmente verrà effettuata una breve anamnesi finalizzata al raccoglimento dei dati personali e in cui principalmente verranno indagate patologie cardiovascolari e interventi chirurgici pregressi , l’assunzione di farmaci , i valori di alcuni esami ematici ( colesterolo tot e frazionato ) e alcune abitudini alimentari e di vita ( fumo).  Il paziente verrà poi fatto sdraiare su un lettino e dovrà liberare il collo da collane. Si esegue a questo punto una rilevazione della pressione arteriosa così da poter interfacciare i risultati con la misura del RFQAS. Viene successivamente applicata una modesta quantità di gel conduttore e successivamente mediante delle sonde esterne ad alta frequenza appoggiate alla cute si rileveranno le immagini ecografiche necessarie alla diagnosi. Durante l’esame è possibile che l’operatore chieda di eseguire dei movimenti laterali e delle estensioni del collo al fine di meglio visualizzare i vasi arteriosi. Al termine dell’esame , che è completamente indolore , verrà rilasciato un referto corredato da iconografie rappresentative e da una tabella con le misurazioni dell’indice di elasticità carotidea (RFQAS) e dello spessore della media e dell’intima. (RFQIMT).

RISULTATI

L’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici è un esame che andrebbe eseguito sempre in presenza in famiglia di malattie cardiovascolari come ictus o infarti , in soggetti fumatori , obesi o con elevati livelli di colesterolo totale e LDL. Ovviamente qualsiasi paziente arteriopatico deve eseguire l’esame. In passato era una metodica esclusivamente diagnostica poiché indagava principalmente la presenza di placche e misurava la successiva ostruzione arteriosa. Era comunque un esame molto utile poiché una placca “critica” ( condizionante stenosi emodinamicamente significativa > 75% o a superficie irregolare o ulcerata) necessitava di un intervento tempestivo da parte del chirurgo vascolare. Ad oggi con le nuove tecnologie RFQIMT e RFQAS può essere ritenuto a tutti gli effetti un esame preventivo rispetto a patologie vascolari eventualmente evitabili con una terapia precoce o semplicemente con la  modifica dello stile di vita e/o alimentare.

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